Pubblicato 28 Ottobre 2015
La città di Wolfsburg è stata fondata il 1 luglio 1938 ed è il tipico esempio di uno sviluppo urbano pianificato, strettamente legato agli aspetti economici del gruppo automobilistico Volkswagen; per questo Wolfsburg può essere quasi considerata un museo delle soluzioni urbane del XX secolo.
Dalla metà degli anni 50 sono state realizzate opere progettate dai grandi nomi dell’architettura: il Kulturhaus di Alvar Aalto, il Teatro di Hans Scharoun, il Kunstmuseum, il parco Autostadt, fino al Phaeno di Zaha Hadid e questo ha permesso alla città un continuo rinnovo e una trasformazione sempre coerente con la temporaneità.
Lo sviluppo economico della città ha reso necessaria l’approvazione del piano “Wolfsburgs Wohnen & Bauen Masterplan 2020” che prevede, entro il 2020, la realizzazione di 6’000 unità abitative e l’incremento della popolazione a 130’000 abitanti.
Il documentario vuole da prima raccontare la “storia urbana” che la città ha vissuto dalla sua fondazione: dallo sviluppo che si è esteso intorno all’industria automobilistica, ai grandi nomi degli architetti che hanno contribuito a creare il tessuto urbano della città, fino all’adozione di una strategia che si è resa necessaria per trasformare ed adeguare la città in continua espansione: il “Wolfsburgs Wohnen & Bauen Masterplan 2020”
Verrà affrontato il tema dello sviluppo urbano attraverso un’espansione “orizzontale” della città, perciò basata sulla nuova edificazione e su quartieri completamente nuovi, ma verrà affrontata anche la difficile realtà della trasformazione e del riuso delle periferie.
L’obiettivo del documentario, quindi, è quello di illustrare la trasformazione urbana e sociale che la città di Wolfsburg sta vivendo: un esempio che può diventare un caso-studio per altre realtà, non solo Europee.